Homo Faber in Città è un invito a uscire dai sentieri battuti, per esplorare l’infinita ricchezza delle botteghe artigiane di Venezia
A settembre, in occasione di Homo Faber 2024, gli artigiani di Venezia riaprono al pubblico le porte dei loro atelier.
Che si tratti degli elaborati merletti di Burano, della raffinata lavorazione del vetro di Murano o delle maschere di cartapesta splendidamente decorate per il Carnevale, Venezia è famosa in tutto il mondo per le sue antichissime tradizioni artigianali. Non capita spesso, però, che i frequentatori della città lagunare si spingano al di là dei suoi celebri monumenti, addentrandosi nei vicoli dove artigiani e artigiane di oggi portano avanti la tradizione con la propria personale visione.
La seconda edizione di Homo Faber in Città esorta visitatori e turisti a uscire dai sentieri battuti per scoprire i luoghi dove gli artigiani di Venezia realizzano opere di rara bellezza. Dal 1° al 30 settembre, infatti, una settantina di botteghe disseminate in tutta la città aprono le loro porte al pubblico: un’occasione imperdibile per ammirare maestri d’arte e giovani talenti all’opera, e per conoscere gli strumenti, i materiali e le competenze che caratterizzano l’artigianato artistico veneziano contemporaneo.
Homo Faber in Città costituisce il complemento coinvolgente e diffuso di Homo Faber 2024: The Journey of Life, la terza edizione di Homo Faber Biennial, celebrazione della maestria artigiana contemporanea che si svolge all’interno della Fondazione Giorgio Cini, sull’isola di San Giorgio Maggiore.
Da molto tempo, infatti, Venezia è protagonista indiscussa dell’evoluzione contemporanea delle arti: un luogo di incontro e di scambio di visioni creative, che ne fanno il contesto ideale per un evento espositivo e culturale unico nel suo genere.