Marco Minto

Nato a Venezia l’11 Dicembre 1993, dopo gli studi economici entra nel mondo della consulenza che lo porta spesso distante dalla sua città natale.
Città che ritrova insieme alla sua vena artistica in occasione del primo lockdown che lo costringe a rientrare nella casa del nonno, deceduto qualche anno prima, nel sestiere di Dorsoduro. Qui ritrova in cantina i telai bianchi costruiti dal proprio avo accompagnati dai colori acrilici oramai fuori produzione. Decide quindi di emulare i gesti del nonno, che accompagnava in tenera età durante le sessioni pittoriche, salendo in altana e realizzando di fatto la sua prima tela lasciandosi incantare dal fascino della città che lo circonda.
Tale realizzazione, donata ad un’asta di beneficenza, riscuote un discreto successo sancendo di fatto l’inizio dell’attività artistica di Marco, caratterizzata da una forte vivacità espressiva che prende vita nella semplicità delle sue forme e colori.
Marco sostiene di tradurre attraverso i pennelli e la tavolozza l’amore per la città trasmessa da quel nonno appassionato di pittura che per uno scherzo del destino portava il suo stesso nome, il suo stesso cognome ed era nato nello stesso mese dello stesso giorno.
Con sua grande sorpresa ed incredulità, l’opera fu molto apprezzata dal pubblico e così Marco si ritrovò a continuare questa accidentale appassionante avventura e a continuare a dipingere con curiosità, giocosità e minuzia la sua bella Venezia.
Nel giro di pochi mesi le tele iconiche di Marco sono comparse appese alle pareti di una galleria, adattate a grafica per uno degli accendini più famosi al mondo per rappresentare Venezia in una capsule Collection, utilizzate didatticamente per portare una classe elementare alla scoperta della città e trasportate per i canali della laguna per supportare il Venezia Fc in un intervista dal profilo internazionale per la BBC.

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